Stampanti in ufficio: cosa dicono le normative

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Il decreto legislativo numero 81 del 2008 rappresenta la normativa da rispettare per la collocazione e l’utilizzo delle stampanti in ufficio. In particolare si tratta del testo unico sulla sicurezza sul lavoro all’interno del quale ci sono norme specifiche per ogni genere di settore tra cui anche l’impiego delle apparecchiature all’interno di uffici e di studi professionali. Naturalmente quando si parla di apparecchiature si vuole tirare in ballo le stampanti.

Si potrebbe obiettare che la stampante, utilizzata principalmente per l’attività di stampa oppure per ottenere fotocopie di documenti, non rappresenta un rischio per il benessere per la salute dei vari dipendenti. Tuttavia questo non è propriamente vero perché questa apparecchiatura come tante altre che vengono usate in uffici e luoghi chiusi, emettono agenti chimici che potrebbero essere pericolosi per la salute delle persone che li inalano. Ad esempio la stampante rilascia nell’ambiente ozono che è ritenuto tossico nel momento in cui c’è una concentrazione elevata. A tal proposito la medesima normativa ricorda che la concentrazione massima di ozono in un ufficio o comunque in un luogo pubblico deve essere pari a 0,1 ppm che corrisponde a 0,2 mg per ogni metro cubo di volume dell’ambiente. Questi livelli vanno rispettati per tutte le 8 ore giornaliere di lavoro e per i 5 giorni previsti per ogni settimana.

Continuando a evidenziare la situazione dell’ozono, c’è da ricordare che viene rilasciato nell’aria durante la fase di copia di un documento oppure di stampa di un file digitale. Il rilascio avviene perché il dispositivo, che nel caso specifico è la stampante, utilizza un meccanismo basato su principi elettrostatici.

Molto spesso soprattutto in ambienti particolarmente ristretti è possibile avere la percezione dell’odore dell’ozono. Fortunatamente non ci si deve preoccupare perché il naso dell’uomo è in grado di percepire la presenza dell’ozono anche a concentrazioni molto basse intorno a 0,01 ppm.

La normativa prevede che per soddisfare i protocolli di sicurezza questi debbano essere comunicati ai dipendenti. Ci sono tra l’altro tanti aspetti e precauzioni che devono essere soddisfatte come ad esempio ridurre quanto più possibile il numero di stampe giornaliere da effettuare nei locali angusti. Le stampanti devono essere sottoposte a un’attività costante di manutenzione e ben pulite per evitare un eccessivo rilascio nell’aria dell’ozono. Tra l’altro dopo aver effettuato una stampa e aver toccato il foglio, è sempre opportuno lavarsi le mani evitando peraltro di mangiare in prossimità delle stampanti.

Il decreto legislativo sulla sicurezza prevede delle regole anche per quanto riguarda l’utilizzo della carta come una preferenza verso la carta a bassa produzione di polvere DIN 19 309.

In linea generale bisogna anche areare periodicamente l’ambiente soprattutto se si utilizza la stampante, ed effettuare interventi di pulizia occupandosi di stampanti ma anche di tutte le superfici presenti.

Ci sono dei rischi per la salute che sono rappresentati dai toner. In particolare bisogna ricordare che il toner viene realizzato con delle particelle di resina al cui interno ci sono ossidi di metalli magnetizzabili e materiale carbonioso. Qualora il toner dovesse essere utilizzato in maniera non adeguata, potrebbe mettere a rischio la salute dei dipendenti rilasciando polveri nell’ambiente potenzialmente tossici. Per evitare che questa situazione possa presentarsi, è sempre buona norma rivolgersi al proprio fornitore di stampanti per ottenere informazioni specifiche sul corretto utilizzo del prodotto.

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