La febbre: cos’è e come gestirla senza ansia
La comparsa della febbre è un evento che spesso causa ansia e preoccupazione soprattutto quando interessa i più piccoli. I sintomi sono vari: si va da un semplice arrossamento del viso, al pianto, al mal di testa fino ad arrivare, nei soggetti predisposti, ad attacchi convulsivi.
La febbre non è altro che un aumento improvviso della temperatura corporea. In situazioni normali, un soggetto sano ed esente da patologie va incontro a numerose variazioni di temperatura durante la giornata: al mattino è più bassa mentre, nelle ore serali e notturne, può aumentare di mezzo grado.
Si parla di febbre quando la temperatura supera questi valori:
- 38,2 per via rettale
- 37,8 per via orale
- 37,4 per via ascellare
Cause della febbre
Nella parte anteriore dell’ipotalamo si trova un importante meccanismo, capace di inviare segnali ben precisi al resto del corpo. Si tratta del centro regolatore della temperatura che, in presenza di determinate cause come l’infiammazione, determina un aumento della temperatura e il rilascio di alcune sostanze nel sangue.
I pirogeni, questo il loro nome, provocano la comparsa dei brividi e costringono leggermente i vasi sanguigni. Il corpo quindi non disperde il calore, la temperatura aumenta fino a raggiungere quello che a tutti gli effetti è il nuovo punto di controllo.
Spesso siamo portati a considerare la febbre come una patologia. In realtà è un meccanismo di autodifesa dell’organismo umano che reagisce in questo modo alla presenza di un processo infiammatorio scatenato da virus, batteri o infezioni parassitarie.
I tre stadi della febbre
L’aumento della temperatura corporea segue tre fasi ben precise. La prima è quella relativa alla salita: il corpo è percorso da brividi improvvisi, soprattutto se la febbre sale in maniera repentina.
Il secondo step è quello del fastigio: i pirogeni hanno portato l’organismo verso un nuovo livello di controllo della temperatura, un livello che a volte può sfiorare i 40 °C. La terza fase, quella finale, consiste nella discesa che spesso provoca una sudorazione intensa.
I sintomi della febbre
I classici sintomi della febbre sono:
- mal di testa
- aumento della frequenza cardiaca
- sudorazione
- brividi
- sete
- pelle calda
- inappetenza
Nei neonati e negli anziani risulta leggermente più difficile riscontrare questi sintomi. Nei più piccoli spesso un improvviso arrossamento della cute o un pianto nervoso sono chiari segnali del malessere in corso.
Come misurare la febbre
Dimentichiamoci la classica mano che sfiora la fronte: seppur utilizzato da mamme e nonne, è un sistema fallace che spesso non è in grado di rivelare la presenza della febbre.
L’aumento della temperatura può essere rilevato per via orale, ascellare o rettale. Quest’ultimo metodo è il più consigliato per i neonati, basta avere l’accortezza di usare un termometro specifico, dotato di un puntale morbido e flessibile. La via orale è riservata agli adulti e ai bambini più grandi. Per i neonati e per i piccoli fino a 3 anni è altresì possibile utilizzare un termometro a infrarossi, perfetto soprattutto per le misurazioni notturne.
Come curare la febbre
Quando la temperatura sfiora i valori che abbiamo illustrato nei precedenti paragrafi, è necessario intervenire con un buon antipiretico e/o con l’utilizzo di alcuni metodi semplici ma infallibili come bagnare la pelle con acqua calda o tiepida.
Quando chiamare il medico
La febbre spesso non necessita di nessun intervento medico, tuttavia esistono dei casi in cui è necessario rivolgersi al personale sanitario. I segnali da non sottovalutare sono la confusione mentale, il mal di testa, la comparsa di macchie emorragiche sulla pelle, la respirazione difficile e la diminuzione della pressione arteriosa. Ricordiamo inoltre che la febbre nei più piccoli deve essere sempre attentamente monitorata.