Illuminazioni in ufficio: le 5 regole d’oro

0
illuminazione-ufficio

Essendo l’ufficio un posto di lavoro, è particolarmente importante scegliere una corretta illuminazione che permetta di non affaticare l’occhio e al tempo stesso di garantire una certa efficienza energetica. Ci sono tante caratteristiche ulteriori da soddisfare a seconda della tipologia di attività perché sono previste delle fonti di illuminazione particolari se gli operatori devono stare per tante ore davanti a un videoterminale oppure su apparecchiature tecnologiche dell’ambulatorio. Insomma occorre progettare il sistema di illuminazione personalizzandolo rispetto all’attività effettuata con lo scopo di migliorare la produttività e preservare la vista dei dipendenti. Infatti esistono delle linee guida che sono state stabilite da INAIL e da altri organi. Esistono degli aspetti o per meglio dire delle regole d’oro da seguire per ottimizzare l’illuminazione in un ambiente lavorativo con particolare riferimento all’ufficio.

 

1) Le fonti luminose

Per ottimizzare la luminosità di un ambiente è necessario scegliere e sfruttare le fonti luminose che possono essere essenzialmente di due tipologie ossia artificiali oppure naturali. Sia le luci naturali sia quelle artificiali possono essere a loro volta delle fonti di luce diretta oppure indiretta. Nel primo caso c’è una maggiore luminosità in termini di intensità che permette di essere utile all’attività lavorativa ma c’è anche il rischio che si formino delle ombre in altre aree che non sono direttamente illuminate. Invece le fonti di luce indiretta che ad esempio sfruttano il fenomeno della riflessione da una superficie, non prevedono ombre ma c’è minore intensità. Come spesso accade la miglior soluzione possibile è trovare il giusto compromesso tra illuminazione diretta e quella indiretta. L’importante è che le fonti luminose dirette o indirette non vadano a inficiare sul campo visivo dell’operatore davanti al display.

 

2) Il sottile equilibrio tra luce naturale e artificiale

Per ottimizzare l’equilibrio tra punti diretti e indiretti, è necessario fare lo stesso anche tra luci naturali e quelle artificiali. Sarebbe preferibile utilizzare principalmente la luce naturale per ovvi motivi anche in tema di risparmio energetico, ma in altri contesti occorre trovare un compromesso adeguato.

 

3) UGR

Quando ci sono molte postazioni con scrivanie che presentano personal computer davanti ai quali i dipendenti lavorano tante ore al giorno, è necessario tenere in considerazione l’UGR, acronimo di Unified Glare Rating. Si tratta di un indice ormai riconosciuto a livello internazionale che offre un valore al riguardo della situazione di abbagliamento in un ambiente. Ricordando come questaecondizioni sia particolarmente rischiosa per la salute della vista, è necessario fare in modo di abbattere l’UGR e permettere all’occhio umano di sforzarsi meno. Tutte queste considerazioni ci portano semplicemente a dire che la migliore posizione delle luci è quella dei lati. Inoltre un ulteriore consiglio che fa riferimento sempre a questo discorso è utilizzare delle fonti luminosi caratterizzate da un angolo di emissione molto ristretto perché in questo modo si riesce a minimizzare la comparsa dei riflessi.

 

4) Quantità e tonalità della luce

Ci sono altre caratteristiche che vanno considerate in fase di progettazione di un sistema di illuminazione ed in particolare la quantità misurata in Lux spesso anche espressa in Lumen per ogni metro quadrato. Il quantitativo va scelto in funzione della tipologia di attività svolta nell’ufficio. Invece la luce che viene riflessa da un oggetto viene detta luminanza e si misura in cnd per ogni metro quadrato. In pratica si stabilisce il quantitativo di flusso luminoso emesso oppure riflesso da una superficie rispetto alla dimensione. Partendo dalla valutazione della luminanza, si possono calcolare altri aspetti da prendere in considerazione come il cosiddetto fattore di contrasto che è il rapporto tra la luminanza di un oggetto e la luminanza del fondo. Volendo semplificare il discorso, si può far riferimento a quanto previsto dalla guida dell’INAIL che indica che illuminazione di un’area deve essere superiore a 500 Lux in caso di ambienti nei quali sono presenti videoterminali come i personal computer. Se invece sono attività che richiedono maggiore precisione ad esempio per realizzare lavori di grafica, l’intensità della luce deve essere superiore e oscillare tra un minimo di 750 e un massimo di 1000 Lux. Va scelta anche la tonalità della luce che è preferibile naturale corrispondente ai 4000 gradi Kelvin.

 

5) Risparmio energetico ed efficienza

Negli ultimi anni le evoluzioni tecnologiche hanno messo a disposizione nuove tipologie di lampade come quelle a led che rispetto a quelle tradizionali garantiscono maggiore efficienza e un ottimo risparmio energetico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *