Come si sceglie l’illuminazione per il tuo garage?

L’idea migliore è sempre quella di optare per lampade a parete, senza però dimenticare quella per esterno da montare davanti al garage, magari controllata con un sensore di movimento per farlo accendere quando arrivi e anche per fungere da deterrente contro i malintenzionati.
Spesso quando si acquista un impianto di illuminazione si comincia a ragionare di camere, cucine, salotti e bagno. Il garage finisce per essere l’ultima delle voci nella lista, ma è importante. Vedere bene in una stanza dove si fa manovra con un’auto può diventare molto importante per non danneggiarla e serve che ci sia abbastanza luce, ma che non dia fastidio nello specchietto retrovisore.
Le lampade fluorescenti sono le più adatte
Anche se può sembrare un po’ contro-intuitivo, nel garage è meglio non mettere la lampada sul soffitto, perché di solito questo è più basso rispetto alla media delle altre stanze e l’apertura, sia che si tratti della saracinesca che di un portellone basculante controllato con un braccetto idraulico o elettrico va verso l’alto e potrebbe avere dei problemi con una lampada appesa al centro del soffitto.
Si scelgono lampade a parete fluorescenti lunghe, oppure soluzioni LED con una distribuzione simile, anche se non tutti i modelli commerciali riescono a dare le stesse prestazioni.
Devono essere soprattutto funzionali, quindi non è una questione di moda o di effettiva vivibilità, ma di praticità di uso. Come indicazione, visto che il garage spesso è seminterrato o comunque esposto all’umidità, è importante che il grado IP sia alto almeno 44.
Si tratta di un indice di resistenza alle intrusioni in questo caso condensa e schizzi con una protezione per i corpi solidi di almeno 1 mm di diametro, cioè i particolati che possono schizzare dalle gomme durante la manovra, il fango e gli insetti in cerca di un posto per fare il nido.
Visto che spesso il garage è una stanza multifunzionale e che finisce per diventare anche una sorta di magazzino e laboratorio in casa, è opportuno che le lampade fluorescenti che scegli abbiano le reti in metallo di protezione antiurto, per evitare di romperle.
Al posto dei vecchi reattori induttivi meglio uno stabilizzatore elettronico perché non fa ronzio e non dà il lampeggiamento iniziale e la luce diventa quasi immediatamente ottimale, visto che il tempo di permanenza è soltanto quello di una manovra, al più qualche minuto e non è piacevole aspettare.
Se nel tuo garage c’è anche un piano di lavoro per usarlo come piccola officina, può essere importante avere una lampada dedicata che lo illumini, anche da tavolo o LED.
Lampade con sensore
Il garage deve essere illuminato in due maniere differenti, cioè all’interno per fare manovra e per le attività di officina o semplicemente per frugare nei cassetti se sta diventando la stanza dove mettere tutto ciò che non so dove infilare in casa e all’esterno.
Servono lampade con sensore che hanno un dispositivo elettronico con un costo trascurabile che si attiva quando c’è una presenza di fronte entro un range che può andare dai 3 ai 5 metri massimo.
Questo per evitare che si attivi ogni volta che passa un gatto, con caratteristiche di sensibilità adatte a riconoscere le auto e attivare così l’illuminazione proprio quando serve.
Questo tipo di soluzione è importante, non soltanto perché ti consente di vedere quando ti serve, ma perché abbassa i costi energetici e ti permette di installare luci che non sono alimentati dalla rete ma a batteria.
Sono interessanti se c’è bisogno di montarle in un garage non fornito di un buon impianto elettrico o non è possibile fare lavori in esterno per adeguarlo. In questo caso ogni tanto ci sarà da ricaricarla, ma basta un pomeriggio